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All’inizio ne parlava solo il quotidiano online SecNews, ma col passare delle ore anche i funzionari del ministero del Turismo e successivamente del ministero delle Finanze ellenico hanno dovuto dare spiegazioni sull’attacco di Anonymous avvenuto nelle ultime ore.
L’azione era già stata rivendicata, nel primo mattino, dal collettivo di attivisti e hacker che da anni ha dichiarato guerra informatica ai governi corrotti di tutto il mondo, alle multinazionali e al mercato grigio della finanza globale, mentre il bottino dell’attacco, documenti riservati e Rapporti sulla trattativa tra Governo greco, Commissione europea, Fondo Monetario Internazionale e Banca Centrale Europea, è stato come al solito riversato in rete per pubblica consultazione.
Gli attivisti di Anonymous sono riusciti a trafugare documenti di Stato, contenuti di email scambiate tra personale del ministero delle Finanze e i rappresentanti della cosiddetta Troika, di istituti di credito e di numerose banche. Per il Governo ellenico si tratterebbe del “più grande e dannoso attacco informatico della storia della Grecia“.
Il danno sembra consistente e migliaia sono anche le password di funzionari, top manager e alte personalità del mondo della finanza che sono state sottratte, durante l’attacco, e quindi rese pubbliche.
Anonymous ha dichiarato in rete che l’obiettivo della sua azione è stato quello di rendere chiaro a tutti, soprattutto al popolo, qual è il livello di corruzione e di crisi democratica che incombe sulla Grecia, mostrando i veri numeri della recessione economica in corso e i dati reali dell’economica.
L’attacco è arrivato a pochi giorni dal voto del Parlamento greco sul taglio alla spesa per altri 17,4 miliardi di euro. Nelle stesse ore gli hacker hanno annunciato un probabile nuovo attacco anche a Zynga e Facebook, con conseguente pubblicazione di file confidenziali su strategie aziendali e soprattutto sui piani di licenziamento di molti dipendenti.