VINTI
Alla fine è giunto il tanto atteso lunedì nero per oltre 400-500 mila Pc in tutto il mondo che l’FBI americana aveva stimato a rischio DNSChanger. Noto fin dal 2007, si tratta di un malware che modifica le impostazioni di rete dei computer o dei router collegati, riuscendo a cambiare le impostazioni dei DNS, i server che consentono la corretta navigazione, e trasformando i nomi dei siti web in indirizzi IP.
In pratica, ogni volta che si digita il nome di un sito internet sulla barra degli indirizzi del browser, il virus DNSChanger modifica di nascosto il nome rimandando a pagine di un sito web infetto, del tutto simile nell’aspetto a quello originale, creato appositamente per truffe online come il phishing e contenente altri malware o virus capaci di rubare i dati personali degli utenti.
Al momento non si hanno informazioni ufficiali su quanto sta accadendo, ma nel dubbio Telecom Italia, visti i circa 26 mila apparecchi minacciati dal virus nel nostro Paese, ha messo a disposizione degli utenti di internet un servizio per il controllo gratuito e immediato del proprio Pc. Basta andare sulle pagine dell’assistenza tecnica di Telecom (clicca qui) ed eseguire il check-up online, in pochi secondi comparirà l’esito della verifica.
Dal 2007 ad oggi oltre 4 milioni di apparecchi in 100 Pesi sono stati attaccati da DNSChanger e diversi sono stati i cracker arrestati e processati, soprattutto russi. Nel tempo il numero dei Pc infetti è diminuito notevolmente, ma qualche giorno fa l’FBI aveva lanciato l’allarme di un possibile distacco dalla rete di un elevato numero di dispositivi in giro per il mondo. Per precauzione, sempre negli Stati Uniti, oltre 70 mila di questi Pc sono stati lasciati offline tramite lo spegnimento di server temporanei. Nel Regno Unito si parla invece di altri 20 mila computer a rischio.