eSECURITY: ancora 400 mila Pc infettati dal virus Dns Changer, 26 mila in Italia

di Flavio Fabbri |

VINTI

Se n’è cominciato a parlare diffusamente dopo che l’FBI ha arrestato, a novembre del 2011, un’organizzazione di criminali informatici dediti alle frodi online. La particolarità di tale attività criminosa online era che la banda alterava il DNS per l’accesso ai siti, dirottando in maniera impercettibile la navigazione di ignari utenti verso siti infetti, con l’obiettivo di rubare dati sensibili e soldi. Ci riuscivano tramite il malware DNSChanger.

 

Per evitare che oltre 400 mila utenti non riuscissero più a navigare in sicurezza per colpa di tale virus, l’FBI aveva ottenuto dal tribunale l’ordine di sostituire i server infettati con altri sicuri puliti. Tale ordinanza è stata poi prolungata ed ora sarà in vigore almeno fino al 9 luglio, proprio per dare a tutti la possibilità di ripulire il proprio Pc dal temibile malware.

 

A tale scopo il DnsChanger Working Group (Dcwg), gruppo di esperti che lavora per la sicurezza pubblica della rete, ha messo a disposizione una serie di tool già operativi per individuare ed eliminare il malware dal proprio device.

 

Andando a spulciare il nuovo documento messo in rete dal Dcwg, la prima cosa che si vede è il secondo posto dell’Italia con 26.500 apparecchi infetti, subito dopo gli USA (quasi 70 mila). Assieme a noi, in questa non invidiabile classifica, anche gli inglesi ed i tedeschi, più indietro invece gli spagnoli e i francesi.

 

A questo link si può consultare, in fondo pagina, la lista delle soluzioni più efficaci per rimuovere  il malware DNSChanger.

 

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