VINTI
Quattro ragazzi, uno poco più che adolescente, sono detenuti nelle carceri britanniche con l’accusa di aver violato i sistemi di sicurezza di diverse multinazionali, media company e addirittura del Pentagono.
I quattro, di cui sono state diffuse dalla stampa le generalità solo dei maggiorenni, sono inoltre accusati di far parte di diversi gruppi di media attivisti, tra cui LulzSec, Internet Feds e Anonymous. Secondo gli inquirenti e i magistrati, gli attivisti sono riusciti nel tempo a mettere le mani sui dati di News Corp, Twentieth Century Fox, Sony, il Servizio sanitario nazionale britannico, il Pentagono, la US Air Force, il database della Polizia si Stato dell’Arizona e dell’internet security company HBGary.
Molto spesso si trattava solo di dimostrare quanto scarse fossero le difese tirate su dalle multinazionali, ma in altri casi, sostengono gli investigatori, essi hanno adoperato tecniche di estrapolazione illegale di dati privati per rendere pubbliche informazioni riservate.
Gli attacchi si sarebbero verificati la scorsa estate e avrebbero preso di mira anche il Pentagono. A riferire della notizia è Bloomberg News che riporta anche ulteriori accuse per i quattro relative alla realizzazione di diverse botnet internazionali utilizzate per perpetrare crimini informatici soprattutto orientati al sabotaggio di siti web aziendali e governativi con sistemi di distributed denial of service attacks (DDoS).