VINTI
Ha venduto milioni di libri Jonathan Franzen, scritto best seller del calibro di ‘Libertà’ e ‘Le correzioni’ e ora ha deciso di imbarcarsi in una crociata contro i social media come Facebook, Twitter e l’editoria digitale più in generale (ebook, ereader, tablet).
In particolare, lo scrittore americano ha preso di mira il sito di microblogging più usato al mondo, affermando in una conferenza a New Orleans che: “Twitter è irritante e rappresenta tutto ciò contro cui combatto“.
Una sentenza, più che un’opinione, riportata dal britannico The Guardian, che Franzen spiega nella soluzione comunicativa offerta dalla piattaforma ai suoi utenti: “Come si fa a citare fatti necessari o articolare un pensiero in 140 caratteri?“. Il modello offerto, secondo lo scrittore annoverato dal New Yorker tra i venti scrittori più influenti del XXI secolo, è assolutamente irresponsabile da un punto di vista mediatico e culturale, senza rispetto per gli utenti, la nostra storia e in esteso per la società intera.
Dopo parole così forti e il tanto clamore suscitato sui media dalle dichiarazioni infuocate dell’autore candidato al Premio Pulitzer, non potevano mancare le reazioni dei microblogger che hanno subito lanciato l’hashtag # JonathanFranzenHates. Una critica molto ironica su qualsiasi cosa possa irritare Franzen e la sua visione del mondo.
Nonostante al querelle di Jonathan Franzen e Twitter, l’account per il suo ultimo libro sul social network conta già 1700 follower.