VINTI
Perdite stimate per 1,3 miliardi di dollari e la necessità di ridurre i costi sono le motivazione apportate da NEC nel comunicare la decisione di licenziare 10 mila persone come conseguenza dei risultati disastrosi degli ultimi 9 mesi dell’anno fiscale 2011-2012. Di questi licenziamenti circa 7 mila riguarderanno i lavoratori giapponesi del gruppo, mentre gli altri 3 mila il resto del mondo.
Il gigante nipponico dell’elettronica di consumo, dell’informatica e dei sistemi di telecomunicazione vede la crisi economica e l’accresciuta competizione sui mercati internazionali di numerose aziende come degli ostacoli particolarmente insidiosi per il suo business globale. In aggiunta, alcuni mesi fa, il forte maltempo che ha colpito la Thailandia ha danneggiato non poco le forniture di hard disk drive dell’azienda.
NEC ha comunicato che entro l’anno fiscale in corso gran parte delle perdite saranno recuperate, ma per fare questo è necessario tagliare alcune migliaia di posti di lavoro sui 112 mila complessivi a livello mondiale. Al momento non sono state rese note, però, le modalità di questa mega riorganizzazione del personale, mentre obiettivi primari rimangono la riduzione dei costi fissi e un aumento della redditività.
L’azienda ha infine denunciato, nel periodo che va da aprile a dicembre 2011, un perdita netta su base annua di oltre 1 miliardo, per un giro di affari che nel complesso è stato di 21,2 miliardi di dollari, in diminuzione del 3,5% sul 2010.