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EDITORIA: Governo conferma tagli per 75 milioni

VINTI

Dopo l’appello lanciato dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per il ripristino dei fondi all’editoria, ecco che il Governo boccia in Senato un emendamento che riproponeva l’integrazione di 75 milioni di euro già tagliati ad agosto in occasione della manovra aggiuntiva.

Sul sito della Federazione Nazionale Stampa Italiana (FNSI) si legge in una nota lo sdegno e la preoccupazione per una scelta che si connota come: ‘Un attacco al pluralismo e alla libertà di stampa“. A pagarne le conseguenze saranno sia le testate, sia i lavoratori del settore, continua il comunicato FNSI: “Questa decisione mette ancora più in crisi cento testate e a rischio quattromila posti di lavoro tra giornalisti, poligrafici e indotto, che sono l’ossatura di una fetta rilevante di lettori di testate di partito, cooperative, non profit e di idee“.
Il Comitato, a cui fanno capo Fnsi, Mediacoop, Articolo21, Federazione dei settimanali cattolici (Fisc), Confcooperative – Cultura, sindacati e associazioni – si legge nel documento – non lascerà nulla di intentato e si muoverà sia sul terreno parlamentare, in particolar modo sul disegno di legge di Stabilità, sia su iniziative in sede regionale e nazionale che saranno promosse nelle prossime ore“.

È assolutamente vergognoso quello che è successo oggi al Senato, dove Governo e maggioranza hanno bocciato un emendamento in commissione Bilancio di Palazzo Madama che ripristinava i 75 milioni di euro tagliati nella manovra di agosto. Un altro colpo durissimo e antidemocratrico all’informazione libera“. E’ quanto ha affermato in un’intervista all’ASCA Fulvio Fammoni, segretario confederale della Cgil, commentando la bocciatura dell’emendamento sull’editoria.

Evidentemente – ha precisato Fammoni – questa maggioranza di un Governo che ormai ha fatto la sua storia non tollera l’espressione del libero pensiero e impone i tagli all’editoria come grimaldello per chiudere giornali e testate scomode“.

Da Trieste dice la sua anche il segretario FNSI, Franco Siddi, che ha dichiarato dalle pagine online del sito della Federazione e dell’Ansa: ”È un voto disastroso e sconcertante quello della commissione bilancio Senato che ha bocciato il primo emendamento al ripristino dei fondi per l’editoria nelle tabelle del bilancio di previsione dello stato”. “‘Incredibile l’insensibilità che si manifesta persino dopo che il tema del sostegno al pluralismo dell’informazione è stato considerato di grande rilevanza dal Capo dello Stato e mentre anche il Presidente del Senato ha preso in carico la questione – ha affermato ancora Siddi, che rilancia – Si può ancora rimediare con la legge di stabilità, ma è evidente che il procedimento parlamentare in questa fase segna un punto negativo’‘.
  

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