BARACK OBAMA: media contro, campagna presidenziale a rischio

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VINTI

Da sempre il Partito Repubblicano americano ha denunciato una certa tendenza dei media (tv e giornali) a spalleggiare i rivali democratici, cosa che, secondo i repubblicani, avrebbe anche pesato notevolmente su alcune competizioni elettorali degli anni passati. Un dato che forse corrisponde a verità, secondo alcuni analisti, ma che da qualche mese a questa parte sembra essere mutato.

Ad affermarlo è un Rapporto di Pew Research Center‘s Project for Excellence in Journalism, che di recente ha evidenziato un’inversione di tendenza. Ad essere meglio presentato e più coperto mediaticamente, in termini di minuti televisivi e pagine di giornale dedicati, è stato Rick Perry, candidato repubblicano nella sfida con Barack Obama.

La corsa alle presidenziali 2012 è infatti già iniziata e da una parte e dall’altra degli schieramenti si cominciano ad affilare le armi per un confronto che si preannuncia particolarmente duro, sia per gli argomenti critici che si affronteranno (economia, finanza, lavoro, assistenza, tasse), sia per la difficoltà nell’intercettare il voto di un elettorato stanco, sfiduciato e preoccupato.

A detta del Rapporto, solo il 9% delle storie riguardanti il Presidente Obama è stato presentato con toni positivi, mentre ben il 34% dei servizi non gli erano certo favorevoli. Perry, invece, ha ottenuto un’ottima copertura mediatica ‘favorevole’ nel 32% dei casi, contro uno scarso 20% di commenti negativi.

Dati molto importanti, che in campagna elettorale possono fare la differenza, come lo è stato nel caso della vittoria di Obama nel 2008. In questi giorni i due sfidanti molto spesso si fanno vedere in televisione e partecipano a talk show politici. Un’usanza americana (e non solo) che serve a tastare il polso dei media e dell’audience televisiva, che poi si può tradurre in voti a favore o contro.

Chi, infatti, tra i politici americani ha un buon effetto sul pubblico dei media e riesce anche a conquistare la simpatia dei giornalisti spesso si aggiudica anche un posto in poltrona alla Casa Bianca.
 

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