VINTI
Fa discutere la decisione del New York Post, uno dei tabloid scandalistici più venduti della grande città americana, di far pagare l’accesso alle news a chi utilizza l’iPad2. La sorpresa ha colto davvero impreparati gli utenti americani della tavoletta Apple che, tentando di accedere al giornale, si sono visti spiegare in un messaggio che dovevano acquistare su iTunes un’apposita applicazione per il pagamento dell’abbonamento mensile o annuale.
Una ‘discriminazione insopportabile‘ e ‘un’ingiustizia bella e buona‘, tuonano gli utenti Apple che si sono resi conto di essere gli unici a dover pagare per un servizio ancora gratuito. Se infatti si prova ad accedere al New York Post da un semplice Pc, da un cellulare/smartphone Android o Windows 7 e persino da un iPhone non si paga nulla. Il problema è solo ed unicamente legato a Safari, il web brower Apple montato sull’iPad, perché se si prova con uno alternativo come Opera, ad esempio, il sito è perfettamente accessibile.
L’applicazione per leggere il Post costa 6,99 dollari al mese o 79,99 l’anno e gli utenti Apple ancora non hanno capito il senso della mossa del giornale di proprietà di Rupert Murdoch e della News Corp. Perché voler colpire solo una nicchia di consumatori di notizie? Perché solo i possessori di iPad2? Domande a cui al momento non si riesce a rispondere se non per indizi ed opinioni personali. Di fatto è in atto una discriminazione pesante tra i consumatori che avrà come risultato immediato un probabile calo di lettori del Post online.
