VINTI
Durante lo scorso week end il sito web del Senato americano ha subito diversi attacchi portati a termine dal temibile gruppo hacker Lulz Security. La notizia è stata data ieri da Martina Bradford, responsabile sicurezza all’Arms Office di una delle istituzioni più importanti negli Stati Uniti d’America.
“Abbiamo risposto agli attacchi informatici diretti al sito web del Senato – ha dichiarato Bradford – uno dopo l’altro, senza che i cyber criminali riuscissero ad entrare nel data base, quindi non è stato compromesso nessun dato sensibile“.
Anche Lulz Security, col suo solito tono provocatorio, ha commentato gli attacchi al sito governativo: “A noi non piacciono gli Stati Uniti d’America e questo nostro attacco prendetelo come un atto di guerra. Problemi, signori?“. Il gruppo di hacker, inoltre, ha rilasciato in rete un documento contenente alcuni file sensibili che presumibilmente sono stati sottratti al sito del Senato, contrariamente a quanto riferito dall’Arms Office.
Riguardo a tali file sospetti lo staff dell’ufficio sicurezza ha poi dichiarato: “Al più trattasi di gadget rubati dal sito, ma non di informazioni relative al data base del Senato o al suo staff, ne di dati sensibili o top secret“.
Al momento, quindi, non è ancora chiaro cosa sia realmente accaduto al network governativo americano senate.gov, mentre è sempre più evidente che c’è un problema sicurezza informatica che va affrontato con maggiore decisione. Nelle ultime settimane sia Lulz Security che Anonymous hanno dato il via ad una serie di cyber attacchi di grande portata ed estremamente rilevanti aveti come obiettivi il Fondo Monetario Internazionale, il Governo americano, il Governo turco, il network PSP Sony, Lockheed Martin Corp, Citigroup, Google e Michaels Stores, solo per citarne alcuni.