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Due giorni fa avevano deciso di rinunciare al ricorso in appello alla Corte Suprema, contro la decisione di conferma dell’accordo con Facebook per 65 milioni di dollari, ma la notte ha portato consiglio ai fratelli Cameron e Tyler Winklevoss e ieri hanno optato alla fine per un nuovo ricorso contro il social network più grande del mondo.
I fratelli imprenditori di Southampton (New York), assieme a Divy Narendra, hanno infatti depositato ieri una causa contro la rete di Mark Zuckerberg presso la Corte distrettuale del Massachussetts chiedendo di accertare: ‘La possibile omissione e distruzione di prove durante la trattativa che ha visto le parti confrontarsi‘. In sostanza i fratelli Winklevoss non vogliono ‘solo’ 65 milioni di dollari, ma ben 600 milioni di dollari, perché sostengono che l’idea originaria della rete era loro e perché, essendo il valore di Facebook molto più alto già al momento dell’accordo, ritengono gli spetti una cifra adeguata alle fluttuazioni del mercato.
L’accordo in questione è del 2008 e, sostengono gli accusatori, è falsato in origine in base a dei documenti presentati dai legali di Zuckerberg non veritieri e alla soppressione di altri. I ricorrenti fanno riferimento a materiali e comunicazioni che avrebbero potuto fare luce sui reali rapporti fra i gemelli e Zuckerberg all’epoca della nascita di Facebook nel 2004 e affermano che la società avrebbe dovuto mostrare questi documenti durante la trattativa per l’accordo di transazione.
Oggi Facebook è valutato in una cifra gigantesca che oscilla tra 100 e 120 miliardi di dollari, un dato che fa rabbia ai Winklevoss e che li spinge ad ottenere di più che qualche ‘misera’ decina di milioni di dollari. Una storia che dura da anni e che anche David Fincher nel suo pluripremiato film campione d’incassi, ‘The social network‘, ha raccontato al grande pubblico. In breve, verso la fine del 2003, i fratelli avevano avuto l’idea di un social network universitario, per i soli studenti di Harvard al quale avevano dato nome di HarvardConnection, ma che subito dopo diventò ConnectU, chiamarono Zuckerberg per sviluppare l’idea, ma dopo qualche mese Zuckerberg diede ai due il benservito e fece nascere Facebook.