VINTI
Il declino di MySpace ormai è cosa fatta. Da marzo 2010 a marzo 2011 il social network della News Corp ha perso la bellezza di 60 milioni di utenti unici. Una disastro a cui è davvero difficile rimediare. Le ultime proiezioni ComScore evidenziano un ulteriore perdita di 8 milioni di utenti unici, tra marzo e aprile 2011 a livello mondiale, mentre negli USA sembra che l’emorragia di iscritti si sia fermata, attestando il popolo della rete sociale a 37 milioni, (62 milioni nel mondo).
Da metà febbraio, a quanto pare, MySpace sembra aver trovato il paracadute giusto per attenuare la caduta che nei mesi precedenti è stata praticarne ‘libera’. Almeno è quanto si evince dai dati forniti dalla stessa News Corp. ComScore la vede un po’ diversamente, però, come riportato anche da TechCrunch, con una media mondiale di visitatori giornalieri del social network in diminuzione del 13% a livello mensile, un tempo di permanenza diminuito del 23% e un numero di pagine viste scese del 13%.
Anche negli Stati Uniti il numero di visitatori giornalieri è crollato del 28% e il tempo speso sulla rete sociale addirittura calato del 48%. Un disastro su tutta la linea, quindi, a cui si aggiungono una diminuzione del 50% delle pagine viste in soli due mesi (febbraio – aprile 2011).
Dati davvero impietosi, che sono il risultato di un abbandono della rete social in ogni suo comparto. Anche la pubblicità non porta più guadagni (almeno comparati a quelli di qualche anno fa), le strategie di marketing non sono state più rinnovate e nessuno parla di rimettere mano al restyling del sito o di lanciare nuove applicazioni.
Si attende solo che qualcuno, come sembra stia per avvenire, compri MySpace e sia in grado così di dare nuova linfa ad un celebrato social network che, come spesso accade in tempi di new economy, è stato acquistato per essere spremuto il più possibile e infine abbandonato come vecchio rottame.