VINTI
I principali media operanti nel nostri Paese non sembrano essere particolarmente interessati ai diritti dei minori e dei più piccoli in tema di autoregolamentazione nei programmi televisivi quotidianamente trasmessi nelle diverse fasce orarie.
A sottolineare le gravi violazioni commesse contro questa particolare fetta di pubblico, anche quest’anno è stato l’Osservatorio sui Diritti dei Minori. Come ha dichiarato in una nota all’Ansa il sociologo Antonio Marziale, presidente dell’ente: “La violazione delle norme a garanzia di minori e utenti, attraverso la messa in onda di trasmissioni pregiudizievoli dello sviluppo fisico, psichico e morale dei minori e di trasmissioni a contenuto pornografico in fascia notturna ha maturato sanzioni per 370 mila euro, una cifra che dovrebbe far riflettere sull’efficacia del Codice di autoregolamentazione Tv e Minori“.
Un dato che però va visto in difetto, sottolinea Marziale, “perché se davvero fossero state sanzionate tutte le trasmissioni che violano la fascia protetta, l’ammontare delle multe sarebbe decuplicato“. L’attenzione dimostrata dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) verso i bambini e i più giovani che guardano la televisione, rintracciabile anche nel recente documento sulle sanzioni emesse da gennaio a marzo 2011, è fortemente aumentata negli ultimi anni, con il conseguente inasprimento dei giudizi.
Ma non basta, evidentemente. L’Osservatorio sui Diritti dei Minori da anni denuncia non solo la scarsa sensibilità delle emittenti televisive sull’argomento, ma anche l’abbandono di cui i bambini sono vittima, da parte dei genitori, davanti al mezzo di comunicazione. Per più ore al giorno i minori sono esposti a programmi di intrattenimento farciti di cronaca nera, linguaggi violenti e gossip, che riempiono anche i telegiornali nella cosiddetta fascia protetta tra le 16 e le 19, mettendo seriamente in discussione il tanto richiamato principio del ‘sano sviluppo psicofisico‘.