ICANN: Russia e Cina la vogliono sotto il controllo ONU, ‘Troppo potere agli USA’

di Flavio Fabbri |

VINTI

Aumenta il pressing sull’ICANN da parte di Cina e Russia e ora anche gli Stati Uniti vogliono dire la loro sulla gestione dell’ente. Internet è cresciuta tanto negli ultimi anni e il numero di domini è talmente alto che la migrazione dallo standard IPV4 all’IPV6 è ormai un fatto accettato da tutti o quasi. L’ICANN (Internet Corporation for Assigned Names and Numbers) è un ente internazionale non-profit nato nel 1998, con il fine di sostenere i numerosi incarichi di gestione relativi alla rete Internet e che in precedenza erano demandati ad altri organismi come lo IANA.

Ora, importanti Paesi come Russia e Cina, che insieme raggiungono quasi i 500 milioni di utenti Internet, chiedono a gran voce che la gestione della rete passi all’Organizzazione delle Nazioni Unite, o almeno sotto la sua supervisione. Cosa che ha fatto sobbalzare Washington e infatti è subito partito il richiamo all’ICANN con il ‘suggerimento’ di una gestione più allargata e accondiscendente dell’affare Internet.

Nel mese di marzo l’ICANN dovrà inoltre affrontare nuove richieste provenienti da un po’ tutto il mondo e che riguardano anche i nuovi suffissi online che includono ‘.gay‘, ‘.muslims‘ e ‘.nazi‘, per citare i più singolari. Internet è un mondo in fermento e per gli Stati Uniti e l’amministrazione di Barack Obama il web sembra essere una frontiera particolarmente calda. Allentare la presa sulla rete mondiale, in questo momento, significherebbe vedere di nuovo quello che è successo in Egitto, Libia, Tunisia e Iran, ovvero un uso selvaggio di pratiche censorie e repressive, fino al distacco del web.

Questioni di politica estera di una certa importanza che vedono USA, Cina e Russia intrecciare interessi diversi e convergenti, guarda caso proprio in queste aree. L’ICANN decide cosa va in rete e cosa no, il suo direttorio (costituito da rappresentati di grandi aziende IT e da esperti informatici) ha un enorme potere e gli USA hanno tutto l’interesse che tale stato di cosa rimanga invariato e con base in casa propria.

D’altronde, chi meglio dell’ICANN può curare l’interesse dell’industria IT USA? Nessuno, immaginiamo. Per questo lo stesso Presidente degli Stati Uniti è dovuto scendere in campo in prima persona. Al momento Russia e Cina sono riuscite a portare sulle loro posizioni una coalizione di decine di nazioni che chiedono all’ONU di ricoprire un ruolo da supervisore sull’operato dell’ICANN. Una nuova guerra politica dentro e attorno Internet, che vedrà sicuramente l’emergere di nuovi protagonisti dalle sfere di influenza di Pechino e Mosca.

 

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