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Il Governo di Pechino non molla la presa su Internet e ora punta il dito sui giochi online e gli operatori del settore. “O l’industria del gaming online aiuta le famiglie dei ragazzi affetti da Internet addiction, fornendo loro strumenti di controllo più semplici ed efficaci, o saremo costretti a prendere delle misure molto severe“, ha detto ieri in un’intervista sul China Daily Zhou Yongkang, ministro per la Sicurezza Pubblica cinese.
I giochi online sono considerati, dall’esecutivo cinese, uno dei fattori scatenanti della dipendenza da Internet dei più giovani e per questo motivo le compagnie che forniscono i contenuti per il gaming online dovranno provvedere a dotare le famiglie dei giovani giocatori di sistemi di controllo diretti che siano in grado di bloccare, se necessario, l’accesso ai contenuti.
Secondo molti sociologi e associazioni di genitori tale provvedimento potrebbe però non sortire gli effetti desiderati. Gu Jun della Shanghai University sostiene, infatti, che tale provvedimento del Governo “serva solo a far vedere che i politici si interessano ai problemi della gente, ma non risolverà davvero i problemi e le cause che li determinano, anzi, un maggior controllo delle famiglie potrebbe solo generare maggiore tendenza a disobbedire da parte dell’adolescente“.
Nel documento ministeriale si chiede agli operatori di settore di assumersi la responsabilità di aiutare le famiglie che lo richiedano, fornendo loro personale tecnico. Tutti i giochi online sul mercato cinese, comunque, dovranno contenere al loro interno dispositivi di sicurezza che regolino l’accesso dei giocatori: i ragazzi non potranno giocare per più di due ore a week end e non dovranno spendere più di 10 yuan (1,50 dollari) al mese.
Secondo l’Accademia cinese delle scienze sociali potrebbero essere oltre 33 milioni i ragazzi affetti da Internet Addiction a causa dei giochi online, riporta il China Daily.