EGITTO: Internet inaccessibile da ieri sera, saltate anche le comunicazioni tra cellulari

di Flavio Fabbri |

VINTI

Sempre più drammatiche le notizie che arrivano dall’Egitto e più precisamente dalle strade del Cairo. Da giorni manifestanti scendono in piazza contro il regime del presidente Hosni Mubarak e si scontrano con la polizia, in un atmosfera di tensione crescente e con le comunicazioni interne ed esterne che molto faticosamente riescono a far trapelare informazioni su ciò che realmente sta accadendo nel Paese nordafricano.

Da ieri sera, infatti, Internet risulta difficilmente accessibile, mentre siti di social networking come Facebook e di microblogging come Twitter sono praticamente irraggiungibili. Da stamattina, inoltre, anche la rete mobile è saltata, con l’impossibilità di telefonare o mandare sms tra cellulari. In queste condizioni è chiaramente impossibile, per i media, informare su cosa stia accadendo nella capitale egiziana e in altre città, dove comunque si parla di morti e feriti tra i manifestanti.

Ormai tutti i Governi, più o meno liberali, sanno bene che Internet e la rete mobile sono due canali di comunicazioni eccezionali, in grado di assemblare moltitudini in brevissimo tempo e quindi di sfuggire al controllo poliziesco dei mezzi di comunicazione. Per questo motivo Internet e gli smartphone, device che consentono in tempo reale di dialogare con tutto il mondo, sono ormai obiettivi strategici delle azioni repressive condotte dall’autorità governative.

A dare notizia delle interruzioni nei servizi di telecomunicazione mobile e di comunicazione elettronica sono stati fin da subito alcuni importanti giornali e agenzie di stampa locali, tra cui The Telegraph, France Press e al-Jazeera, ma anche alberghi e stazioni radio.
 

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