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Il Black Hat è uno di quegli eventi che ogni volta attrae una moltitudine di curiosi e sicuramente cattura l’attenzione del mondo delle imprese, della finanza e della Pubblica Amministrazione. Questo perché Black Hat è sinonimo di tecnologia per la sicurezza informatica, di nuovi sistemi per l’Internet Security e di nuove soluzioni per contenere i cyber attacchi.
Ad Arlington (Virginia), come di tradizione, si sono sottoposti a verifica quelli che sono considerati i sistemi di difesa più innovativi, spesso utilizzati da aziende importanti e da enti governativi, con lo scopo di dimostrare la presenza di eventuali falle non previste. Qui, infatti, si sono radunati centinaia di hacker etici, come vengono definiti quegli ‘smanettoni’ animati da buoni propositi, che mettono a disposizione della comunità di Internet le loro conoscenze e capacità.
La botnet Stxnet, una delle reti di computer infetti più grande del mondo, è stata al centro dei dibattiti e delle session del Black Hat, non solo per la potenza del malware che la rende viva, ma anche per la dimensione mediatica e pubblica che ha nei mesi scorsi acquisito. Oggi, a detta di diversi esperti, i cyber attacchi sono uno dei problemi più rilevanti nelle agende dei Governi di tutto il mondo.
Al Black Hat si è parlato proprio di come contrastare e combattere tali attacchi informatici sempre più sofisticati, a partire dal tipo di arma più adatta per la difesa di un sistema, di un software e di un hardware. Jeff Moss, uno dei fondatori di Black Hat, è infatti consulente della sicurezza informatica al Dipartimento USA dell’Homeland Security Advisory Council.
Soluzioni certe non ve ne sono, ha affermato Moss: “Una volta che si è subito un attacco non è detto che non si ripeta più volte e in un arco di tempo predefinibile; può accadere in qualsiasi momento e può essere di diversa natura. Ecco perché bisogna sempre avere a portata di mano più armi per difendersi“.
Ultimamente la U.S. Security and Exchange Commission ha invitato enti pubblici, agenzie governative e aziende a condividere preoccupazioni e soluzioni riguardo le minacce informatiche, perché è probabile che nei prossimi tempi solo in un contesto di scambio e condivisione si riuscirà a far fronte ai cyber attacchi in deciso aumento.