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Ennesimo suicidio alla Foxconn, la principale azienda manifatturiera nel sudest asiatico che produce componenti per l’iPhone della Apple. La morte dell’impiegato è stata confermata dalle Istituzioni locali, come riporta oggi l’agenzia di stampa Xinhua, ed è avvenuta questa mattina molto presto nell’hub di Shenzen, nella Cina meridionale.
Ne la Foxconn, ne la polizia municipale, hanno commentato l’accaduto o reso noti ulteriori dettagli. Si tratta però dell’ennesimo caso di morte per suicidio di un dipendente dell’azienda cinese, che è la maggior produttrice di componenti per smartphone Apple ed ha tra i suoi clienti anche Sony Ericsson, Hp e Nokia.
Si dice sia il 14° caso di suicidio, ma secondo alcuni rappresentanti dei lavoratori, soprattutto migranti provenienti da tutti le provincie della Cina, potrebbero essere molti di più i casi di ‘morte sospetta’ all’interno delle strutture della Foxconn. Azienda che dall’anno scorso ha tentato di impedire ai propri dipendenti di togliersi la vita, con l’introduzione di misure precauzionali che i suoi dirigenti hanno definito ‘molto avanzate‘: distribuendo guide anti-suicidio, migliorando le condizioni lavorative e avvicinando i lavoratori il più possibile ai famigliari. A quanto sembra, però, non sono bastate e forse i problemi sono di ben altra natura.