BLACKBERRY: lo smartphone più utilizzato dai sostenitori della jiahd internazionale

di Flavio Fabbri |

VINTI

Si sa da tempo che è lo smartphone più amato dal presidente americano Barack Obama, ma non solo. Secondo quanto affermato dalla Society for Internet research (Sofir), il network indipendente di esperti di intelligence, a preferire il BlackBerry sono anche i gruppi dell’attivismo jihadista.

È probabile infatti che la scelta degli estremisti islamici sia ricaduta sul device della RIM proprio per il sistema di crittografia dei dati che garantisce di non essere individuati e identificati. Ciò però non ha impedito al Sofir, che monitora quotidianamente i forum e le community online di orientamento jihadista, di tracciarne i segnali di provenienza e così è stato possibile scoprire che i Blackberry sono molto diffusi, in tali siti di radicalismo religioso, soprattutto in Egitto, Marocco, Sudan, Somalia e Kuwait.

Un codice crittografico che comunque non impedisce, completamente, ai militari e alla polizia internazionale di accedere ai dati da esso protetti. Le reti di telecomunicazione e di comunicazione elettronica sono oggi luoghi virtuali in cui il radicalismo si stampo politico e religioso, quando le due cose non coincidono, cerca proseliti e una maggiore diffusione tra i cittadini di ogni parte del mondo. Non è la prima volta, per questi motivi, che a RIM è stato chiesto l’accesso ai dati crittografati, di cui l’azienda conosce i codici e ne gestisce i contenuti, come recentemente ha fatto la Turchia.
 

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