VINTI
Non l’ha voluto ammettere il ministro della difesa britannico, Liam Fox, ma certamente l’ha lasciato intendere quando il sito web della marina militare del Regno Unito è stato reso inaccessibile per diverse ore a causa di un attacco informatico. Ad accogliere le migliaia di visitatori del fine settimana c’era solo una scritta lapidaria: ‘A causa di lavori di manutenzione del sito questo non sarà accessibile. Siete pregati gentilmente di riprovare in un altro momento‘.
Un modo gentile per evitare di affrontare subito il problema con il pubblico e soprattutto con i media. Quindi un messaggio breve proveniente da Twitter che, nella mattina di venerdì, recitava: ‘Il sito web della marina britannica è sotto cyberattacco‘. Poi la dichiarazione ufficiale di ieri: ‘Confermiamo che il sito della Royal Navy ha subito, durante questo fine settimana, un attacco informatico‘. Da qui la decisione di correre ai ripari e di rivedere i parametri di sicurezza delle pagine online dell’esercito di sua Maestà.
Un cyber attacco non particolarmente pericoloso, stando alle informazioni provenienti da fonti militari e governative, ma a fronte del quale si è preferito non rischiare e provvedere ad una momentanea chiusura della piattaforma online. I cyber criminali, inoltre, non sembra abbiano avuto modo di accedere a documenti segreti o di qualche importanza per la difesa del paese, mentre ancora adesso il sito web della marina militare non è accessibile.