VINTI
E’ arrivato anche il direttore editoriale Vittorio Feltri alla sede de Il Giornale, in Via Negri a Milano, ma la confusione resta ancora molta dopo che stamattina i Carabinieri sono entrati negli uffici dello storico quotidiano fondato da Indro Montanelli. Obiettivo dell’Arma: trovare possibili dossier scottanti su Emma Marcegaglia, costruiti ad arte dai giornalisti della testata milanese per screditare il presidente di Confindustria.
L’ipotesi di reato, maturata dagli inquirenti, è di concorso in violenza privata contro il numero uno di Viale dell’Astronomia. A riguardo, durante la mattina, sono stati sequestrati i computer del direttore Alessandro Sallusti e del vice direttore Nicola Porro. L’operazione è partita dalla Procura di Napoli, che indaga nell’ambito di un’inchiesta su presunte minacce e attività di dossieraggio contro la Marcegaglia, rea di aver criticato duramente il lavoro del Governo negli ultimi giorni.
Le perquisizioni, effettuate nella sede de Il Giornale e a casa di alcuni giornalisti, sono state firmate dal pm Vincenzo Piscitelli e Henry John Woodcock, a seguito di alcune intercettazioni legate ad un’altra inchiesta, da cui pare sarebbe emersa la volontà da parte del quotidiano di portare avanti una campagna stampa contro il vertice di Confindustria.
“Si e’ creato negli ultimi tempi un clima particolare e sulla base solo di un sospetto hanno fatto partire le indagini. Questa storia del dossier Marcegaglia mi sembra una stupidaggine“, così a commentato a caldo Vittorio Feltri ai microfoni di SkyTg24. Alcuni giorni fa anche Sallusti, in un suo editoriale, aveva denunciato uno strano clima attorno al Giornale e che: “Almeno due Procure della Repubblica, una al Nord e una al Sud, tengono sotto controllo i telefoni e i telefonini di direttori e vicedirettori del Giornale“.
Una storia torbida, figlia dei tempi che viviamo, in cui i media, in particolare i giornali, vengono utilizzati come clave per abbattere il nemico politico, invece che per fare informazione. Maurizio Lupi, vicepresidente della Camera dei deputati, riferendosi alle perquisizioni dei militari al Giornale, parla di “Intimidazioni inaccettabili” e di “fatti di assoluta gravità“, ma certo il quotidiano di Vittorio Feltri non ha brillato, in passato, per alcuni articoli o editoriali di dubbia correttezza professionale.