VINTI
La sicurezza sui social network è una questione su cui si dibatte da tempo e per la quale non è stata trovata una soluzione definitiva. È di ieri la notizia dell’arresto di Massimiliano Cuccu, residente a Guspini, in provincia di Cagliari, per pedofilia online e detenzione e diffusione di materiale pedopornografico.
L’adescatore di adolescenti si era presentato su Facebook come sedicente ragazzina, chiamandosi Noemi Fanny e scegliendosi una bella fotografia. Una volta accettato come ‘amica’ da alcune minorenni è stato facile ingrandire il suo network con altre adolescenti che frequentano assiduamente la popolare rete sociale.
L’uomo, approfittando dell’ingenuità delle ragazzine e dei ragazzi che aveva adescato, proponeva alle vittime di scambiarsi fotografie e video, con un crescente utilizzo di materiale esplicitamente pornografico. Proprio dalla denuncia di un ragazzino, col quale avrebbe scambiato video e foto hard, è scattata l’indagine dei Carabinieri che poi ha portato all’arresto di Cuccu.
Nella sua casa in Sardegna sono stati trovati oltre 36mila file, tra fotografie, immagini e video, tutti rigorosamente pedopornografici. Gli uomini dell’arma hanno inoltre ricostruito numerosi rapporti tra l’accusato e una vera e propria rete di oscenità multimediali, aventi come oggetto ragazzini e adolescenti. Prima dell’arresto, il quarantenne cagliaritano aveva stretto rapporti anche con società internazionali di adozione a distanza, da cui probabilmente ottenere ulteriore materiale fotografico.