VINTI
La nota catena di negozi per l’affitto e l’acquisto di dvd più grande al mondo sembra davvero sull’orlo della bancarotta. Ad annunciarlo gli stessi obbligazionisti di Blockbuster che, a fronte dei 900 milioni di dollari di debiti, hanno deciso di fare fronte ad un crollo che sembra inevitabile, ma a caro prezzo.
Al momento, come recita un comunicato ufficiale, i noteholders della compagnia hanno sottoscritto un nuovo finanziamento di 125 milioni di dollari, attraverso la procedura definita di ‘debtor in possession‘ (DIP), grazie alla quale in sostanza il peggio è solo rimandato. Un sistema di finanziamento che evidenzia il drammatico stato in cui versa Blockbuster, perché per la legge americana il DIP altro non è che una persona o società che ha presentato una istanza di fallimento, rimanendo in possesso dei beni su cui il creditore ha un vincolo.
L’emissione di obbligazioni, infatti, è un’operazioni con la quale la società richiede al mercato mezzi finanziari che è obbligata a restituire e gli obbligazionisti hanno la precedenza per la restituzione del capitale rispetto ad ogni altro gruppo di soci. In questo modo i 3000 store della catena rimarranno ancora aperti in tutti gli USA, mentre per la filiale Argentina si parla apertamente di un taglio dei fondi e quindi di una probabile chiusura o cessione. Discorso diverso per il Blockbuster Canada che al momento sembra non essere interessata dai DIP.
Al margine dei processi finanziari incorso, resta il fatto che la crisi dei film in Dvd sia ormai più che evidente per tutte le aziende della filiera. È di febbraio l’annuncio di bancarotta anche per Movie Gallery. La possibilità di affittare un film, scaricandolo da Internet, ha conquistato moltissimi clienti del tradizionale ‘rent a film’ e nei prossimi anni sempre più utenti Internet si avvicineranno a siti web come Netflix o Hulu.