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DTT: in difesa delle televisioni locali, Regione Veneto a giudizio contro l’Agcom

VINTI

Regione Veneto ai ferri corti con l’Agcom, dopo la delibera del nuovo Piano nazionale di assegnazione delle frequenze televisive (PNAF), per il digitale terrestre, approvato lo scorso 15 giugno 2010. La Giunta regionale ha infatti deciso di costituirsi in giudizio nel ricorso avanzato da tre importanti emittenti locali contro l’Autorità per la garanzia nelle comunicazioni.

Come ha affermato il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia: “Le emittenti televisive locale sono un importante momento di democrazia territoriale, per questo siamo al loro fianco in questa battaglia per la sopravvivenza“. L’amministrazione veneta è infatti convinta che la decisione presa dall’Agcom penalizzi fortemente le emittenti locali che trasmettono nel Nord Est.

Sembra, infatti, che delle 13 frequenze assegnate alle televisioni locali, quelle riservate al territorio della regione Veneto coincidano con quelle che, in sede internazionale, sono state assegnate alla Slovenia e alla Croazia. È quanto denunciato da Marino Zorzato, Vice Presidente e Assessore al Territorio, alla Cultura, agli Affari Generali, che nel comunicato stampa ha affermato: “Alcune delle nostre emittenti locali si troveranno a subire l’effetto di sovrapposizione col segnale proveniente da queste nazioni, con grave danno“.

La decisione Agcom ha visto fin da subito molti governatori in prima fila per difendere il federalismo televisivo e il pluralismo dell’informazione. Come previsto dalla legge nazionale, infatti, almeno un terzo delle quaranta frequenze, assegnate in sede internazionale all’Italia, dovrebbe essere dedicato all’emittenza televisiva locale.
 

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