VIDEOGAME: giochi violenti alla base di una guida spericolata? Si, per ricerca del Dartmouth College

di Flavio Fabbri |

VINTI

Mentre a Los Angeles va in scena l’annuale fiera del videogioco, l’Electronic Entertainment Expo, anche conosciuta come E3, uno studio dell’americano Dartmouth College, presso l’Università del New Hampshire, mette in evidenza una profonda correlazione tra l’esposizione a video games di natura violenta e il modo in cui si guida una macchina.

Un tentativo di studiare il fenomeno che da anni produce risultati insoddisfacenti, ma stavolta basato su un’indagine rigorosa, durata oltre tre anni e che ha coinvolto 6522 ragazzi. Negli Stati Uniti a 15 o 16 anni si prende la patente di guida e anche da noi qualcosa del genere accade con le minicar e l’indagine dell’università americana punta proprio a verificare se i giovani giocatori di videogiochi violenti assimilano o meno il tasso di spericolatezza dei loro alter ego digitali, tanto da riproporre inconsciamente lo schema dei giochi alla guida della loro autovettura.

Secondo i ricercatori del Dartmouth sembrerebbe di si, tanto da rilevare una possibilità più che doppia di incidenti alla guida per chi gioca con una certa frequenza a celebri titoli come Grand Theft Auto. In un recente studio della Iowa State University, inoltre, è emerso che l’8,5% dei giovani americani di età compresa tra 8 e 18 anni, che si intrattengono quotidianamente molte ore con video games, mostra numerosi e rilevanti segni di dipendenza psicologica.
 

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