VINTI
Alla ripresa delle discussioni in Senato sulla cosiddetta ‘legge sulle intercettazioni‘ anche le piazze, virtuali o meno, si rimettono in moto per dire la loro e contestare tale provvedimento. Il mondo dell’editoria, proprio per i temi trattati dalla legge in esame, è stato uno dei settori più attenti alle evoluzioni del ddl intercettazioni proposto dal ministro della Giustizia, Angelino Alfano.
Ieri, in occasione dell’avvio dell’iniziativa “In libreria i libri sulla libertà“, manifestazione congiunta di editori, scrittori e librai partita al Teatro Quirino di Roma contro la legge sulle intercettazioni, l’editore Giuseppe Laterza ha affermato: “La legge sulle intercettazioni, in discussione questo pomeriggio al Senato non tocca solamente giornali e giornalisti, ma riguarda anche le Case editrici e le loro pubblicazioni“.
Il perché è presto detto, come si legge dall’intervista rilasciata sul sito di Articolo21: “Ci sono in commercio molti libri realizzati con lo stile dell’inchiesta giornalistica – ha sostenuto Laterza – e anch’essi sono potenziali destinatari del ddl“. Il pensiero corre subito al best seller di Roberto Saviano, Gomorra, ma a tanti altri autori che delle inchieste giudiziarie e degli stralci delle stesse intercettazioni fanno uso per informare l’opinione pubblica di ciò che accade di ‘sbagliato’ e di ‘ingiusto’ nel nostro paese.
La manifestazione “In libreria i libri sulla libertà” durerà per tutta la settimana – dal 31 maggio al 6 giugno – e vedrà la partecipazione di editori ed autori che leggeranno e commenteranno letture sulla libertà di stampa, prese da autori diversi tra loro, da Elsa Morante a John Stuart Mill, da Robert Walser e Indro Montanelli.