VINTI
Tempi duri per l’editoria internazionale e in special modo per la carta stampata. Mentre in Italia continuano le proteste per il ddl intercettazioni, in Francia c’è la dura presa di posizione della Società dei lettori di Le Monde, la Slm, nel ribattere a quanto affermato dal presidente francese, Nicolas Sarkozy, che vorrebbe dire la sua su un ipotetico nuovo acquirente del popolare quotidiano.
Al momento si tratterebbe solo di indiscrezioni, secondo cui Sarkozy avrebbe manifestato, al direttore di Le Monde, l’intenzione di tagliare i fondi previsti dalla legge nazionale sull’editoria, più qualche sua preferenza in relazione a possibili nuovi azionisti di maggioranza del giornale.
Immediata la reazione della Slm, che è anche azionista di minoranza del quotidiano: “In qualsiasi grande democrazia – scrive la Slm in una nota stampa – un tale intervento sarebbe inaccettabile. La tradizione funesta di uno Stato onnipotente, giacobino e coloniale non appartiene in nessun modo a uno Stato moderno“. Uno Stato che, sempre secondo la Slm, dovrebbe invece essere soprattutto “imparziale, nella sua azione modernizzatrice dell’editoria nazionale“. È stata inoltre annunciata entro oggi una riunione straordinaria del consiglio di sorveglianza di Le Monde.