VINTI
La libertà di stampa in Italia non è in pericolo, ma certo non gode di ottima salute. Almeno stando a quanto riportato nello studio annuale della Freedom House, organizzazione indipendente Usa fondata nel 1941, diffuso ieri in occasione della giornata mondiale della libertà di stampa.
L’Italia occupa, in questa speciale classifica, il 72° posto nel mondo, dopo Suriname, Trinidad e Tobago, il penultimo in Europa. Dopo di noi solo la Turchia condivide il triste primato di una stampa ‘semilibera‘. In Italia la libertà di espressione è tutelata ampiamente dall’articolo 21 della nostra Costituzione, eppure dal 2003 abbiamo cominciato a scendere in classifica, fino ad occupare le posizioni più basse e meno adatte ad un paese considerato civile e democraticamente avanzato.
“La libertà d’espressione è fondamentale per tutte le altre libertà“, ha commentato Jennifer Windsor, direttore esecutivo di Freedom House. A dipendere direttamente da questa, ha spiegato Windsor, sono: “L’ordinamento legislativo, le elezioni libere, i diritti delle minoranze, la libertà d’associazione e la possibilità per un popolo di avere un governo responsabile“. Complessivamente nel mondo, secondo il Rapporto, si sta rilevando una preoccupante contrazione della libertà di stampa per l’ottavo anno consecutivo e i tanti omicidi di giornalisti, avvenuti nel 2009 in diversi Paesi, ne testimoniano drammaticamente la vulnerabilità e la necessità di una maggiore vigilanza da parte delle nazioni più democratiche.