VINTI
E’ cresciuta del 15% la diffusione nel mondo di falsi antivirus online, secondo l’ultima indagine promossa da Google. Non è una novità, visto che sono in molti ad aver individuato in tale business la nuova frontiera dei criminali informatici, me negli ultimi dodici mesi si è registrato un forte aumento della produzione di malware in questo settore.
Si tratta di un tranello molto utilizzato negli ambienti criminali del web, con cui si fa credere all’utente che il proprio Pc sia infetto e che necessita immediatamente di un antivirus, che ovviamente un link preparato ad arte offre sul momento. Tecnicamente si chiama ‘scareware‘, in pratica si tratta di un link ‘malevolo‘ pensato per infettare il Pc del malcapitato internauta e appropriarsi così dei suoi dati sensibili per accedere a conti online o carte di credito.
La diffusione dei falsi antivirus ha avuto sicuramente meno eco rispetto ai danni provocati da altri malware più famosi, come Conficker o la vasta gamma di Trojan in circolazione, ma non per questo è meno pericolosa. I falsi antivirus costituiscono ormai la forma prevalente di cybercrime dell’ultimo anno, come conferma anche un recente Rapporto di Symantec, che vede al primo posto gli USA (19%), seguiti da Cina (8%) e Brasile (6%), tra i Paesi più attivi nella produzioni di malware.