VINTI
Colpo grosso in Russia da parte del cybercrimine, con un bottino di 1,5 milioni di password e login rubate ad ignari utenti di Facebook. Almeno 700 mila di queste, secondo le autorità, sono già state immesse sul mercato nero degli account violati del web.
Ad affermarlo è un giornalista del quotidiano russo Vedonmosti che, grazie al lavoro dei ricercatori del gruppo VeriSign’s iDefence, ha raccontato di come un presunto cracker locale, dal soprannome Kirllos, sia riuscito senza troppa fatica ad impossessarsi di dati personali di centinaia di migliaia di utenti del social network più popolare al mondo, tramite usuali tecniche di phishing.
Circa la metà della refurtiva digitale sarebbe già stata venduta in rete ad ignoti compratori, che le forze di polizia russe suppongono trattasi di spammer internazionali, ad un prezzo di circa 50 euro per un pacchetto di 1000 account.
Grazie a questa ingente quantità di informazioni personali riversate sul web, qualsiasi criminale informatico potrà utilizzare tali dati sensibili per acquistare beni, trasferire somme di denaro di qualsiasi natura, lanciare nuovi attacchi informatici, perpetrare attività di spamming o anche solo controllare indebitamente le caselle di posta privata altrui. Un’ennesima lezione sull’importanza di aggiornare periodicamente i parametri di sicurezza del nostro Pc e dei nostri account di posta elettronica.