VINTI
È dal 1981, anno in cui fu assassinato il presidente Anwar Sadat, che in Egitto i tribunali militari possono formalmente incriminare e processare anche semplici cittadini. Proprio quanto accaduto a Ahmed Moustafa, blogger egiziano, reo secondo il procuratore in divisa di aver ‘pubblicamente vilipeso le forze armate nazionali, disseminando in rete false informazioni‘.
A renderlo noto, sempre sul web, è stato un avvocato di parte che, in attesa del processo, ha raccontato alla stampa la storia del ventenne Moustafa e della sua attività online. La vicenda sarebbe legata ad alcune critiche, rivolte dal giovane all’Accademia militare egiziana nel mese passato, per la sospensione di un cadetto e poi pubblicate su un blog molto frequentato.
A detta del procuratore militare non era la prima volta che accadeva una cosa simile. Già in passato il blogger era stato invitato ad esimersi da tali critiche all’istituto, con tanto di diffida e di modifica forzata delle password di accesso al blog, ma evidentemente la voglia di informare e il diritto di alla libertà di espressione sono state motivazioni più forti della censura. È atteso per oggi il verdetto del tribunale militare egiziano.