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Succede al più grande broadcaster del mondo, la BBC, e la ‘cura dimagrante‘ voluta dal direttore generale, Mark Thompson, che partirà ai primi di marzo, comporterà il taglio del 25% dei posti di lavoro, l’abbattimento del canale 6 Music e dell’Asian Network, più un consistente sfoltimento delle pagine web offerte dal network britannico.
La decisione è naturale conseguenza della nuova politica di restrizioni inaugurata lo scorso novembre e che punta a risparmiare ogni anno almeno 25 milioni di sterline. Dopo lo switch-off digitale del 2012, la BBC ha annunciato ieri che continuerà nell’operazione di riordino tra canali digitali, satellitari e online, cercando di “Mantenere alta la qualità della programmazione, magari a scapito della quantità“, ha sostenuto Thompson.
Altri ritocchi al budget dell’emittente pubblica inglese sono previsti per il segmento radiofonico, ma soprattutto nel pagamento dei diritti per contenuti sportivi, con la decisione di imporre un tetto di 300 milioni di sterline annue, valorizzando maggiormente i contenuti prodotti in casa.