SUICIDE MACHINE: Facebook blocca il servizio e prepara azioni legali

di Flavio Fabbri |

VINTI

Non molto tempo fa l’olandese Moddr aveva lanciato il servizio universale ‘Suicide machine‘, tramite il quale ogni utente di social network, da Facebook a LinkedIn, da MySpace allo stesso Twitter, poteva in qualsiasi momento eliminare per sempre il proprio profilo dalla rete.

Un servizio che ha subito attirato l’attenzione degli utenti che, tra il gioco e la provocazione, hanno aderito all’invito che il servizio proponeva, cioè il suicidio digitale, la scomparsa virtuale, con tanto di lapide funeraria pubblicata nella pagina per lungo tempo abitata.

Dopo più di 50.000 utenti ‘suicidati‘ e 500 profili disattivati, Facebook ha deciso di bloccare la ‘Suicide Machine‘, direttamente alla fonte (www.suicidemachine.org). Senza dare spiegazioni ulteriori, i legali di Facebook hanno infatti comunicato ai gestori del servizio di Rotterdam che la raccolta di dati d’accesso e la cancellazione degli stessi contravviene alle disposizioni d’utilizzo di Facebook presenti nello Statement of Rights and Responsibilities.

Presto, si notifica da Palo Alto, il social network potrebbe procedere per vie legali, anche perché, stando alle agenzie di stampa e al messaggio che campeggia sul sito incriminato, Moddr non ha manifestato la minima intenzione di arrendersi, annunciando il ripristino del servizio a giorni.

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