VINTI
Continua la guerra tra il governo cinese e Google, stavolta a colpi di ‘cracking’, con i giornalisti stranieri presenti in Cina che si sono visti violare apertamente i loro account Gmail. Il servizio di posta di Google è stato infatti oggetto di un consistente attacco informatico condotto ad opera di cracker locali, con la volontà di dimostrare da una parte l’inconsistenza della sicurezza in Gmail e dall’altra, probabilmente, con lo scopo di appropriarsi di dati sensibili.
La notizia è stata data da un’associazione professionale di giornalisti attiva in Cina, il Foreign Correspondents Club of China, con l’invito esplicito a non aprire mail sospette o quanto meno a non seguire nessun link contenuto nei messaggi di posta elettronica in arrivo. Negli due anni, continua la nota, sono stati migliaia i casi di violazione delle caselle di posta elettronica nel paese asiatico.
Dopo le proteste dell’Associated Press, anche ‘Reporters sans frontieres’ e altre ONG che lavorano sul posto hanno espresso indignazione e forte preoccupazione per quanto accaduto. Non più di due giorni fa, Google aveva resa pubblica la decisione di spostare il suo servizio Gmail su un protocollo più sicuro.
Una decisione che, alla luce di quanto accaduto, viene ormai vista come una risposta diretta ai tentativi cinesi di cracking nei confronti del servizio di posta online. In precedenza Google offriva l’accesso HTTPS (Hypertext Transport Protocol over Secure Socket Layer) a Gmail come opzione, ma ora diventerà molto probabilmente predefinito e verrà fornito agli utenti nelle prossime settimane con l’avvio della criptazione del traffico web.