FACEBOOK: aggressione a Berlusconi. Maroni, ‘Valuteremo ipotesi oscuramento gruppi violenti’

di Flavio Fabbri |

VINTI

La procura di Roma, si legge ieri in una nota stampa, ha aperto un fascicolo per “istigazione alla violenza” in relazione ai gruppi sorti nelle ultime ore su Facebook a sostegno di Massimo Tartaglia, il 42enne incensurato che domenica sera ha ferito al volto il Presidente del Consiglio.

In occasione della manifestazione a sostegno della campagna di tesseramento del Pdl, lo ricordiamo, Silvio Berlusconi veniva aggredito nel pieno centro di Milano dall’azione di un folle e già poche ore dopo più di 300 gruppi si schieravano a sostegno del folle esecutore del gesto, denigrando la figura del Primo Ministro.

Per Roberto Maroni, Ministro dell’interno: “E’ gravissima l’eco che questo fatto ha avuto sul Web. Già domenica in tarda serata ho avuto modo di vedere in prima persona la presenza di messaggi inneggianti a questo atto di violenza. Sono colpito da tale livello di aggressività“.

Lo stesso capo del Viminale ha poi aggiunto, nell’incontro di ieri in Prefettura a Milano con i responsabili dell’ordine pubblico, che sta valutando con serietà la possibilità di chiudere questi ‘gruppi’ anti-premier, di oscurarli, per l’insensatezza delle stesse, i toni e la volgarità dei contenuti.

Se contestare il potere significa aggredire fisicamente chi lo gestisce, questo è squadrismo fascista che deve essere impedito, e non solo condannato“, ha commentato Maroni. Che poi ha sottolineato: “La possibilità che tutti hanno di postare sul web messaggi che inneggiano alla violenza diventa necessariamente un problema serio, un vero e proprio reato, perché si tratta di istigazione a delinquere e come tale deve essere perseguita“.
 

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