eSECURITY: Difesa Americana bersaglio di oltre 40mila attacchi informatici. Tanti dalla Cina

di Flavio Fabbri |

VINTI

Nei primi sei mesi del 2009 sono stati già 43.785 i cyber attacchi all’U.S. Department of Defence e la maggior parte di questi sono stati etichettati come provenienti dalla Cina. Un aumento considerevole, secondo la U.S.-China Economic and Security Review Commission, anche del 60% se si considera che in tutto il 2008 gli attacchi alla Difesa Nord Americana sono stati poco meno di 55mila.

Il Rapporto annuale della Commissione del Congresso, che ha il compito di regolare i rapporti commericali e i livelli di sicurezza tra USA e Cina, è stato presentato ai media durante la sorsa settimana, con l’obiettivo di mostrare come la sicurezza della rete americana e delle sue istituzioni centrali sia fortemente peggiorata all’aumento delle relazioni commerciali con la Cina. La gran parte delle attività di criminalità informatica e di spionaggio online, monitorate e certificate dal Rapporto, sono partite proprio dal territorio cinese.

Il Rapporto afferma inoltre, che: “Lo U.S. Department of Defence non è solo preoccupato per il livello di attacchi che si sta registrando, ma anche per l’aumento della spesa in dispositivi e software avanzati di sicurezza, con oltre 100milioni di dollari l’anno di finanziamento“.

Attacchi informatici che si prevedono in aumento e che porteranno la sigla ‘China IP’ come biglietto da visita. Secca la smentita del ministro degli Esteri cinese Qin Gang: “Questo rapporto non tiene conto dei fatti, è pieno di pregiudizi e ha motivi segreti“.

Secondo Chris Poulin, manager delle intelligence networks per la U.S. Air Force: “I prossimi attacchi che ci aspettiamo proverranno sicuramente ancora dalla Cina, ma anche dalla Corea del Nord e dal Medio Oriente. Se il Governo di Pechino ne è al corrente? Non lo sappiamo, ma di certo non se ne preoccupa“.
 

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