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Tutta colpa della crisi secondo il direttore generale Mark Thompson e così anche la gloriosa emittente televisiva pubblica britannica BBC deve fare i conti con tagli alle spese e per il momento relativi al sito web, alle stazioni radio (attualmente ben 5) e al ridimensionamento del numero dei canali digitali.
Una condizione che, secondo quanto riportato dal quotidiano Indipendent, è direttamente frutto di politiche troppo aggressive sul mercato negli anni passati, tese a schiacciare la concorrenza con conseguente dispendio di energie e risorse finanziarie. La BBC, British Broadcasting Corporation, è la più vecchia e seguita emittente del Regno Unito, fondata nel 1922 e considerata anche uno dei più autorevoli siti di informazione sul web.
Proprio per tale condotta la BBC si era attirata le ire dei competitor e dure critiche da parte delle organizzazioni di settore, fino all’attuale epilogo. Entro il 2012, in vista dello switch off analgico, l’emittente britannica ha deciso di dare un taglio alle spese a partire dai programmi per i Paesi oltre manica e dal suo sito web. “Troppe pagine, non tutte probabilmente necessarie. Un sito leggermente più piccolo, più agile, potrebbe essere più efficace e più forte“, ha affermato il direttore Thompson.