VINTI
Una ‘bufala’ tirata al web e in poche ore diffusa su tutti i blog, i siti di informazione e i social network: ‘Bruno Pizzul è morto’. L’interessato lo è venuto a sapere mentre giocava a carte con gli amici: “Ho dovuto spegnere il cellulare per la quantità di chiamate che ho ricevuto – ha raccontato il telecronista quasi divertito – stavo facendo la mia consueta partita a scopa al mattino e mi distraevano continuando a chiedermi notizie“.
Una ragazzata, uno scherzo insomma, ma anche una buccia di banana su cui in molti sono scivolati. Potere del web e della disinformazione? Wikipedia ci è casca sopra quasi in modo automatico, aggiornando addirittura la pagina dedicata a Pizzul col triste annuncio.
Non sono da meno i social network, da Twitter a Facebook, con gli immancabili gruppi commemorativi, fino a che anche i quotidiani hanno finito per sedersi in malo modo sull’insidiosa buccia. Il Giornale del Friuli libero prende la notizia e la pubblica per direttissima, finendo poi per dover frettolosamente rimuovere e rettificare.
Il modo migliore per concludere questa faccenda davvero spiacevole lo suggerisce lo stesso Pizzul: “Non ho la più pallida idea di chi possa aver messo in rete questa notizia e ringrazio sentitamente tutti quelli che si erano preoccupati di mandare le condoglianze, ma ora ridiamoci su!“.