VINTI
Accusa grave quella lanciata dalla Japan Fair Trade Commission (JFTC) contro Qualcomm, la società di telecomunicazioni americana specializzata in soluzioni wireless, per la presunta violazione dell’Antimonopoly Act, la legge giapponese che regola il mercato e la libera concorrenza.
A quanto pare l’accusa è di aver costretto alcuni fornitori locali ad accettare determinati accordi con Qualcomm per poter rimanere sul mercato e con l’aggravante di aver chiesto alle imprese giapponesi di firmare anche una liberatoria per l’utilizzo dei brevetti CDMA (Code Division Multiple Access) senza pagare nessuna royalty.
Il danno, sempre secondo la JFTC, non è solamente relegato nell’ambito normativo e regolarorio, ma anche economico, con la conseguenza di una forte limitazione della ricerca e lo sviluppo di tante piccole e medie imprese giapponesi, impedendone la libera concorrenza sul mercato delle tecnologie CDMA, che sono alla base del funzionamento dei telefoni cellulari di terza generazione (3G). Al momento, dagli uffici a Tokyo di Qualcomm, non c’è stato nessun commento sull’accaduto.
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