VINTI
Il tentativo di accordo forfettario offerto da Google alle associazioni di editori per 125 milioni di dollari, in cambio del permesso di digitalizzare milioni di libri in tutto il mondo, stavolta non ha ricevuto il nulla osta della Germania. La normativa tedesca sul copyright, infatti, ne vieta la ratifica in quanto mancante del consenso formale degli autori stessi.
È stato lo stesso Governo tedesco a mettere il bastone tra le ruote di Google, con il Ministro per la Giustizia Brigitte Zypries che ha presentato formale opposizione direttamente alle autorità americane e agli uffici di Mountain View. L’ennesimo rifiuto per Google Books quindi e per il suo progetto planetario di digitalizzare tutto il sapere contenuto nei libri mettendolo online. Il problema della ricerca dei detentori dei diritti d’autore sulle opere da scannerizzare non è infatti cosa semplice e i problemi pian piano stanno venendo a galla.
Anche gli stessi concorrenti non stanno a guardare e la Open Content Alliance (Amazon, Microsoft e Yahoo!) non vuole perdere tempo, approfittando delle magagne di Google e accusandola di operare in modo sleale attraverso un accordo definito ‘Copyright hack‘. Con questo termine, infatti, si intende il voler passare allo scanner migliaia di libri senza aver il permesso di farlo e violando di fatto il diritto d’autore a livello internazionale.
Sicuramente il servizio Google Books non avrà vita facile, ma nel frattempo ha già portato a casa l’accordo con la CoolerBooks, editore online per eBook, che ha assicurato a Google un milione di titoli.