VINTI
Manutenzione di data center, server in overload, traffico deviato e immancabili bug da risolvere, negli ultimi due anni il servizio di posta elettronica di Google, Gmail, ha creato dei seri problemi ai suoi utenti e ieri è accaduto di nuovo.
Un black out che ha coinvolto milioni di utenti in tutto il mondo e per quasi tutta la giornata di ieri, senza che Google riuscisse a comunicare qualche notizia sulle cause effettive di tali blocchi ripetuti del servizio di posta.
La celerità nell’intervento tecnico e la risoluzione del problema non rendono meno amare le disfunzioni e le problematiche che hanno investito milioni di caselle di posta elettronica a livello globale. Che cosa sta succedendo a Gmail? Problemi di sicurezza? Scarsa capacità infrastrutturale nel far fronte a improvvisi picchi di traffico in rete? In molti attendono che Google fornisca delle risposte più chiare sull’accaduto di ieri.
Nel frattempo alcune indagini svolte negli USA dalla GCG, ai primi di settembre, hanno evidenziato che tali continui guasti potrebbero dissuadere alcuni IT manager dal consentire agli utenti aziendali di utilizzare Gmail a fini di business: “La posta elettronica è un’applicazione mission-critical per gli utenti business – veniva riportato in una nota – se i clienti percepiscono che Gmail non sarà affidabile non lo adotteranno“.