MOBILE TV: persa la sfida con Internet e le Application

di Flavio Fabbri |

VINTI

La televisione sul cellulare va in soffitta? Fino a pochi anni fa le stime parlavano di un giro d’affari di 5,4 miliardi di dollari entro il 2010, oggi le previsioni di mercato ci dicono che la mobile tv non supererà il volume di 300 milioni di dollari.

Una caduta repentina dovuta, a quanto pare, allo sviluppo velocissimo che hanno avuto le Application, programmi scaricabili dagli store online per fruire contenuti video, o per la stessa convergenza tecnologica in atto. Processi che hanno visto la rete creare sempre maggiori interdipendenze tra piattaforme diverse e, sicuramente, esplodere il fenomeno social network.

Così gli utenti di tutto il mondo, armati di cellulari multifunzione e smartphone, scattano foto e girano filmati in ogni situazione e per qualsiasi evento, li scambiano con gli amici su reti di file sharing o direttamente su Facebook, Twitter e MySpace, e in tempo reale un’enorme quantità di filmati è resa disponibile per nuovi utilizzi.

L’offerta di programmi televisivi su rete mobile ha raggiunto una qualità sicuramente accettabile, ma la possibilità e la voglia crescenti di gestire gratuitamente contenuti video in modalità fai da te e la sovrabbondanza di software e file audiovisivi da scaricare dai negozi online di Apple, Nokia e RIM, ha definitivamente spostato l’attenzione degli utenti sulle nuove applicazioni mobili e, fondamentalmente, sul web.
 

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