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Lo switch-off digitale nel Lazio è ormai alle porte, con Rai2 e Rete4 che per prime spegneranno le loro frequenze analogiche il 16 giugno prossimo. E proprio sulle frequenze si sta facendo strada qualche dubbio. A lanciare l’allarme il Corecome Lazio che, riprendendo un articolo del Sole 24 Ore, denuncia la scarsità di banda a fronte di 53 emittenti televisive locali che operano nella regione laziale.
Il 45% di queste reti già trasmette in digitale ma, sottolinea Francesco Soro, presidente del Corecom Lazio, ‘Vi è un’evidente asimmetria tra le frequenze disponibili e il numero delle emittenti stesse‘, e ancora che ‘Nel Lazio ci sono vari motivi di preoccupazione, tra cui la mancanza di un Piano regionale delle frequenze digitali e un deficit di comunicazione verso i cittadini‘. Si conta, infatti, che almeno 1,5 milioni di utenti tra Roma e resto della regione avranno ‘qualche’ problema con decoder e antenne, senza parlare della giungla dei ‘bollini colorati’.
Detto questo, il presidente del Corecom Lazio, sottolinea comunque l’importanza dell’evento, ‘Una gigantesca opportunità per l’ammodernamento tecnologico e per ampliare l’offerta, a vantaggio dei cittadini‘, augurandosi però che non si escluda a priori la possibilità di uno ‘Slittamento di cinque mesi della transazione‘, periodo in cui, secondo Soro, si potrebbe provvedere a cercare e trovare quelle soluzioni più idonee alla scarsità delle frequenze e più efficaci da un punto di vista tecnico e comunicativo.