VINTI
La notizia arriva dal blog di MTV dedicato agli sviluppatori: “Vogliamo ringraziare tutti quanti per il feedback che ci hanno dato utilizzando fino ad oggi le nostre API …Ma non sarà più possibile per sviluppatori di terze parti ospitare i nostri video“. Il risultato, abbastanza eloquente, è quello per cui i siti basati sugli embed da MTV si ritroveranno privi di filmati e la riproduzione dei video potrà avvenire soltanto sul sito ufficiale di MTV e non più su siti satelliti che hanno proliferato proprio grazie al marchio ed ai contenuti del noto canale musicale.
Le motivazioni di Viacom sono altresì molto chiare: “Ogni video che mandiamo in streaming ci costa per i contratti e gli accordi che abbiamo con le case editrici“. Quindi si tratta di soldi, senza mezzi termini, lasciando aperta comunque la possibilità “verso quei partner che vogliono aiutarci a trarre un profitto dai nostri prodotti“. D’altronde, di tutti i canali del network Viacom, i contenuti di MTV sono i più richiesti sul web e proprio la rete in un certo senso è stato il principale canale distributivo per i contenuti audiovisivi di tipo musicale, che invece sulle reti televisive hanno sempre meno spazio. Mancanza di riconoscenza? O drastico giro di vite per bilanci sempre più in rosso?