VINTI
Prosegue lo scontro tra Intel e la Commissione Europea sulle politiche antitrust, dopo che il produttore di microprocessori americano si è visto rifiutare la richiesta di audizione orale in merito alle accuse di comportamento scorretto e lesivo della libera competizione sul mercato. Le accuse sono relative al presunto tentativo da parte di Intel di escludere il suo competitor AMD dal ricco mercato delle CPU x86, dando vita di fatto a un monopolio.
Il caso si trascina ormai dall’estate del 2007 e la mossa dell’Autority sembra proprio voler indirizzare la vicenda verso una conclusione piuttosto rapida. Intel, dal canto suo, non vuole mollare il punto e attende che la Commissione prenda atto dei nuovi documenti forniti lo scorso 5 febbraio. L’Istituzione, che si occupa direttamente della tutela della competizione tra i 27 paesi dell’Unione Europea, ha rifiutato la richiesta perché, come si legge in una nota: “… Al momento non è prevista nella procedura di indagine sulla violazione delle leggi antitrust“. Sulla nuova posizione di Intel: “… La Commissione– si legge ancora- valuterà tuttavia se le informazioni aggiuntive fornite siano necessarie per condurre propriamente le procedure amministrative legate al caso antitrust“. Come andrà a finire?