WEB: la Cina non molla e rilancia, MSN e Google nel mirino della censura

di Flavio Fabbri |

VINTI

Dopo un settimana di alta tensione tra il governo di Pechino e Internet, ieri sera è partita una nuova offensiva delle autorità cinesi contro il ‘lato volgare’ della rete e in special modo Google e MSN, il popolarissimo servizio di Istant Messaging targato Microsoft. La causa di questo ennesimo attacco, portato dalla televisione di stato CCTV, sarebbe nella mancata rimozione dei siti (venti circa) indicati come volgari e offensivi la morale e i valori del popolo cinese.

Secondo gli USA, però, dietro tale campagna censoria ci sono solo motivazioni commerciali. Per le imprese che producono informazioni e alta tecnologia, infatti, la censura funziona anche come barriera commerciale, imponendo delle grosse imitazioni alle possibilità delle compagnie innovative come Google, Yahoo! e Microsoft di competere sul mercato fornendo i loro prodotti più avanzati.

Secondo gli attivisti per i diritti umani, per i quali la questione dei diritti civili e democratici rimane una battaglia tutta da giocare, la stretta della censura su Internet si spiega con l’ avvicinarsi di anniversari delicati per la Cina come quello della rivolta tibetana del 1959 (in marzo) e quello del massacro di studenti a piazza Tien An Men del 1989 (giugno).
 

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