GAMING: videogiochi violenti? Arrivano i bollini di sicurezza

di Flavio Fabbri |

VINTI

I produttori di videogiochi americani dovranno etichettare i prodotti di intrattenimento videoludico con un avvertimento molto preciso: “Attenzione, un’esposizione eccessiva a videogiochi violenti e alla violenza veicolata da altri media è stata correlata a comportamenti aggressivi“. Questa la proposta di legge presentata dal democratico Joe Baca dal nome “The videogame health labeling act 2009“.

Una mossa nella direzione di un maggior controllo da parte dei genitori sui figli, responsabilizzando famiglie americane sempre più negligenti nei confronti dei figli e della società in genere. Con tale atto, si legge nel suo discorso, le stessa industria del videogaming si dovrà maggiormente impegnare nella tutela dei più piccoli, per troppo tempo lasciati in balia di un mercato senza scrupoli. “Le famiglie americane – termina Baca – meritano di sapere la verità riguardo a questi prodotti potenzialmente pericolosi“. Peccato che l’onorevole nordamericano non abbia citato tutti quegli studi che negli ultimi dieci, quindici anni, hanno dimostrato la mancata correlazione diretta tra comportamenti sociali devianti e videogiochi a sfondo violento. Come non ha accennato minimamente ai tanti studi sull’importanza crescente del videogaming nell’apprendimento e nello stimolo cerebrale del bambino.

 

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