VINTI
Memorizzare la propria password sui diversi browser di internet è sicuramente una gran comodità, ma lo è anche per i cyber criminali. È sempre più diffusa, infatti, l’abitudine di gestire in automatico i codici segreti di accesso nei vari sistemi di navigazione in rete, seguita però da un preoccupante aumento di vulnerabilità dei sistemi stessi. In pratica, memorizzando le nostre password, consegniamo le chiavi direttamene in mano al criminale informatico.
Nel presentare i dati di questa nuova ricerca la ZDNet, multinazionale dell’editoria americana per stampa tradizionale e on-line, ha mostrato come nel 2008 le vulnerabilità delle funzioni di gestione delle password sono state riscontrate in tutti i maggiori browser, anche nelle loro ultime versioni: Internet Explorer, Firefox, Opera, Safari e Chrome. Il peggior risultato, rende noto la ricerca, è stato riscontrato su Chrome, il nuovissimo browser di Google appena uscito dalla fase beta. Secondo lo studio, i cui test tecnici sono stati supervisionati dalla Chapin Information Services (CIS), Chrome si è rivelato vulnerabile a quasi tutte le minacce.