eCOMMERCE: siti complicati e impersonali. Gli utenti italiani bocciano i negozi on-line

di Flavio Fabbri |

VINTI

Almeno sei milioni di utenti on-line hanno acquistato qualcosa nell’ultimo anno, (+21% dal 2007). Dati confortanti rispetto al ritardo accumulato negli anni scorsi dal nostro mercato nei confronti dei partner europei. Basta però chiedere agli utenti stessi cosa pensano del livello della qualità offerta dall’e-commerce italiana e si rileva uno scarto consistente dagli standard del web 2.0.

Tra i vari punti negativi che emergono dal Rapporto condotto della School of management del Politecnico di Milano, troviamo una scarsa attenzione alla voce ‘Carrello della spesa‘, mal gestibile a detta degli intervistati, login impossibili, scarsa informazioni sui prodotti, mancanza di supporti multimediali adeguati, mancanza di notizie sulle possibilità di pagamento alternative e fasi di pagamento troppo lunghe. In prospettiva futura, c’è anche la richiesta di una maggiore apertura verso le community on-line, i social network e i ‘reach-media‘.
 

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