eSECURITY: pedopornografia online, il virus che non ti aspetti

di Flavio Fabbri |

VINTI

Comprare un pc e ritrovarsi senza un adeguato sistema di difesa contro trojan, worm e malware. Oppure, semplicemente, riceverne uno nuovo al lavoro pieno di pericolosi virus pronti ad agire. È quanto successo ad un ignaro cittadino americano dipendente del DIA ((Department of Industrial Accidents), accusato di pedopornografia per la presenza nel laptop di materiale fotografico relativo a pornografia infantile e minorile.

Una notizia scandalosa e preoccupante, non solo per il disgustoso contenuto delle foto, ma anche per la vicenda in se. Infatti, il soggetto in questione non aveva mai visto quelle foto e ne aveva idea della presenza delle stesse, perché introdotte dal malware che risiedeva nel computer che ha così ‘scaricato’ nel mezzo il materiale pedopornografico (peraltro non visualizzabile).

Risultato: una benvenuta sentenza di assoluzione e una vita distrutta per una ‘svista’ del DIA e per la superficialità delle prime indagini condotte. Mentre lo studio di avvocati difensori ha impiegato più di un mese per trovare il virus, gli esperti del DIA hanno emesso la loro condanna in meno di tre ore.

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